#5 cose che devi sapere per sopravvivere al tuo capo

Esistono momenti nella vita di ognuno in cui almeno una volta ha pensato, “basta ora l’ammazzo”.

Perché, non importa quanti anni di esperienza tu abbia alle spalle, non importa quanto tu sia paziente o in pace col mondo, non importa che tu ti sia alzato col piede giusto o che gli astri si siano perfettamente allineati in tuo favore, arriverà anche per te quel momento in cui maledirai il tuo capo.

Ed ecco, per tutti coloro che ogni giorno tentano di sopravvivere al proprio manger/chief/director, 5 semplici regole per non ammazzarlo, perché si è ancora illegale, anche se è insopportabile, sessista, pazzo … è illegale fatevene una ragione!

Ed ora, tranquillizzatevi e leggete, magari vi è utile!

 

  1. Anche se sembra, spesso non ce l’ha con te: è vero, spesso urlano,straparlano, ma più per panico che per altro, sarà la fretta, le poche ore di sonno causate dai pargoli o l’ansia da performance, ma nell’85% dei casi voi siete solo il capro espiatorio, non ce l’ha con voi! Prendetela con filosofia, mai sul personale e come direbbe Eraclito, panta rei, tutto scorre, lasciate scorrere (dove possibile) anche voi!
  2. La teoria del Yes man è superata: va benissimo essere gentili e disponibili, ma è fondamentale saper dire no … anche al tuo capo. Con cortesia e razionalità certo, ma mettete dei paletti, dei limiti, perché è un attimo trasformarsi da Emily ad Andrea, e l’happy ending avviene solo nei film come “Il diavolo veste Prada” , mai nella vita reale!
  3. Entra nella sua testa: entrare in sintonia con il tuo capo è fondamentale, anticipa le sue richieste, supportalo quando ne ha bisogno, anche se non lo chiede, cerca di capire qual è il suo modo di lavorare e quali sono le sue esigenze, una volta comprese ( anche se non è sempre facile) per lui diventerai indispensabile, emergerai dalla massa e forse, se sei in gamba e con un pizzico di fortuna, riuscirai a fare il grande salto!
  4. Accetta le critiche: non sempre tenta di distruggerti, a volte vuole solo mostrarti il suo punto di vista per farti crescere, ascoltalo, non irrigidirti, non assumere atteggiamenti ostili, respira e accetta le critiche costruttive, a volte puoi sbagliare anche tu!
  5. Esiste una vita fuori dall’ufficio: se è vero che viviamo in un mondo dove siamo sempre connessi, dove risulta impossibile non rispondere alle mail o controllare l’ultima presentazione prima di inviarla al cliente, ricorda che per quanto tu possa essere stacanovista e amare il tuo lavoro, se l’urgenza non è una vera urgenza si può benissimo rimandare a lunedì, a meno che tu non sia un medico, in quel caso rispondi a ogni chiamata!!

Infine, se qualcuno osa ancora dirvi “Io ho un bellissimo rapporto col mio capo”, state tranquille soffrono palesemente di una chiara Sindrome di Stoccolma.

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#ThePinkLady

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