Scritto da Carolina Nobile
Il 2020 ce lo siamo finalmente lasciati alle spalle, olè! Non so voi, ma io lo vivo come un sollievo a metà. Le sfide che il nuovo anno porta con sé richiedono ancora grande concentrazione e lungimiranza. E sacrificio.
Un pensiero mi consola: non siamo gli stessi di un anno fa. Tante cose le abbiamo imparate, siamo più forti, anche grazie alle leve che ognuno di noi ha sfoderato.
Penso che la mia sia stata la curiosità, il motore che mi porta a scoprire sempre qualcosa di nuovo. Fortunatamente non mi ha abbandonata, anzi, ha spinto più forte perché arricchissi la collezione di cose da capire, leggere, fare, guardare, ascoltare.
Ho messo insieme un comfort kit al quale attingere a seconda del momento e dell’umore, soprattutto grazie ai consigli di amici, socie di YWN, colleghi e persone nelle quali mi sono imbattuta, a riprova del fatto che la condivisione non si ferma mai ed è più forte di tutto.
Le risorse che intendo hanno lo stesso effetto del comfort food: tirare su, coccolare, ricaricare per vivere al meglio questo tempo sospeso.
Come immaginerete, visto il periodo, il mio kit si compone di risorse per lo più digitali: eventi, app, siti, ecc. Avrete modo di scoprirne alcune se continuerete a leggere.
Ma prima di condividerle c’è un tema sul quale vorrei soffermarmi.
Se è vero che Internet mette a disposizione esperienze inesauribili, fonti di tutti i tipi e per tutti i gusti, c’è però una domanda fondamentale: che ne è dell’equilibrio tra online e offline?
Come si preserva il benessere e nello specifico il benessere digitale?
Una precisazione: queste riflessioni non includono la dimensione lavorativa e quindi il worklife-balance. Lo smartworking – che di smart ha ben poco a oggi, secondo me – ha allungato i tempi di permanenza digitale di ciascuno di noi, è un dato di fatto.
Io però vorrei concentrarmi su spare time e digitale: capire come perseguire il benessere e l’equilibrio.
Sono quindi partita da una domanda: quanto tempo libero trascorro a interagire con le app del mio smartphone?
Non ci avevo mai pensato fino a quando non l’ho quantificato in modo oggettivo e inequivocabile.
Come sicuramente saprete, i device di ultima generazione hanno dei sistemi di monitoraggio integrati nelle impostazioni che vi restituiscono le ore/giorno che trascorrete conness* e come sono distribuite, esempio: 45 minuti YouTube, 60 minuti Instagram, eccetera.
Esattamente come Google Analytics, vi mettono a disposizione grafici e statistiche… che vi inchiodano!
P.S. Se non li avete di default, niente paura: cercate “benessere digitale” nell’app store e sceglietene una per analizzare il vostro comportamento digitale giornaliero.
Monitorarlo per qualche giorno mi ha aperto un mondo. Certo che non riesco mai a leggere quel libro, sperimentare quella nuova ricetta, seguire quel corso o riordinare come si deve… sono sempre con il telefono in mano come dice mia madre!
Non che sia sbagliato, non è questo il punto. Ovviamente ognuno setta i propri parametri come meglio crede e così il tempo. La cosa importante è esserne consapevoli. Io non lo ero. Non avevo mai quantificato ed è stato utilissimo per intervenire.
Da quel giorno ho deciso che qualcosa doveva cambiare, così ho introdotto nuove abitudini per ridistribuire il tempo con più efficacia. Un esempio: ridurre la permanenza giornaliera su Instagram a non più di 30 minuti e reinvestire la differenza in lettura di libri.
Conoscere il vostro comportamento digitale è il primo passo per decidere se va bene così o se l’investimento è eccessivo e va diversificato.
Il secondo passo: datevi degli obiettivi sostenibili e aiutatevi a raggiungerli con i timer.
Avete presente il parental control che i genitori utilizzano anche per diluire il tempo/tv/smartphone giornaliero dei propri figli?
Potete impostarlo anche voi per ciascuna app, e quando raggiungerete il limite non potrete più navigare a meno che non decidiate di concedervi più tempo e resettare i timer.
Questa educazione digitale non serve a spostarvi dall’online all’offline a tutti i costi. Lo scopo è acquisire consapevolezza per scegliere, per massimizzare riducendo interferenze e distrazioni.
Se ad esempio voleste leggere di più, settate i timer di tutte le app che frequentate e che spesso si mettono tra voi e il libro o l’e-reader, quando suonano game over, giù lo smarphone, su il libro!
L’obiettivo è il benessere, digitale e non: godervi la Rete senza la paura che vi risucchi soffocando il resto, qualunque esso sia.
Dopo aver imparato a conoscere il proprio comportamento digitale, forti di questa nuova consapevolezza, è il momento di tornare alla curiosità e ampliare il kit di nuove risorse.
1. Eventi: primo ingrediente del comfort kit
Partiamo dagli eventi. Il dispiacere di non potersi recare fisicamente in sala è compensato dall’incredibile varietà di proposte a nostra disposizione. Ce ne sono davvero di tutti i tipi.
Ad esempio, sapevate che Young Women Network ne organizza due al mese sui temi più diversi?
Colgo l’occasione per invitarvi tutt* il 27 gennaio alle 19:30 a partecipare ad una serata che si preannucia a dir poco interessante:
Comunicazione Inclusiva: una risorsa per superare gli stereotipi di genere!
Di tutt’altro genere sono gli appuntamenti quotidiani di Rinascita Digitale.
Contenuti live e on demand danno vita a delle vere e proprie staffette formative su temi quali smart working, sviluppo d’impresa e fintech, digital transformation, comunicazione digitale e marketing.
Curiosare nel palinsesto è d’obbligo.
Se non avete idea di cosa vi piacerebbe seguire, andate su Eventbrite, lo YouTube degli eventi per intenderci, e fate una ricerca in base a quelli che sono i vostri interessi. Troverete molti spunti interessanti tra i quali scremare e fare una selezione.
2. Libri: secondo ingrediente del comfort kit
Parliamo di libri, intesi sia come volumi di carta che e-book. Nella rubrica Un caffè e un libro le mie fantastiche compagne di Redazione hanno recensito libri meravigliosi, seguite i loto consigli e leggeteli tutti! Io vi propongo 3 titoli che mi stanno particolarmente a cuore:
- È l’ora delle donne (e tu sei pronta?), Luisa Rumor.
- L’arte della guerra, Sun Tzu. Una metafora che incita non ad attaccare briga, ma ad adottare tecnica e strategia in ogni “battaglia” che siamo chiamati ad affrontare.
Una scoperta molto recente – grazie @Isabel – che si ricollega molto al concetto di benessere digitale e alle piccole abitudini da introdurre per cambiare ciò che non ci soddisfa, è questo libro:
- Piccole abitudini per grandi cambiamenti. Trasforma la tua vita un piccolo passo per volta, James Clear.
A questo proposito, Simona Manna, ospite al bellissimo evento Young Women Network del 19 gennaio 2020, TIME OUT – Come gestire al meglio le priorità per avere più tempo per noi, ci ha suggerito un’app che sembra fatta apposta per aiutarci a costruire nuove abitudini e migliorare il nostro time management: Habitify.
3. Le app e i siti: terzo ingrediente del comfort kit
Se volete tenervi sempre aggiornat* su tendenze e novità da leggere, non perdete Medium, un hub di contenuti di primissima scelta con firme internazionali e nostrane che approfondiscono una quantità infinita di argomenti. Io inizio sempre la giornata con la lettura di un articolo.
Settate i vostri argomenti preferiti e riceverete una rassegna giornaliera e aggiornata.
Se amate grafica e creatività ma non avete grandi competenze tecniche o adeguata strumentazione, dovete provare Canva: biglietti da visita, card, biglietti d’auguri, curriculum, infografiche… potete fare tutto! Funziona meglio da PC, soprattutto quando gli elementi sono tanti. Ma l’app è ideale per assemblare in poco tempo il biglietto d’auguri per l’onomastico della nonna, che vi è proprio sfuggito!
Se cercate ispirazione e energia, TED è ciò che fa per voi. Il sito è stupendo, ma anche l’app non è da meno.
Banale?! Forse sì, ma avendo più tempo ho potuto navigare con calma e guardare davvero, non solo scorrere di corsa. Da alcuni speech ho imparato, da altri meno. Ve ne suggerisco due e vi invito a prendervi del tempo per fare le vostre ricerche:
- The Power of vulnerability di Brené Brown, ricercatrice e storyteller. Questo TED è del 2010, ma è tra i più apprezzati sul tema e non potrebbe essere più attuale.
- How to make stress your friend di Kelly McGonigal. L’obiettivo del talk: dimostrare che lo stress, odiato da tutti, non è nocivo come immaginiamo, al contrario può rivelarsi addirittura utile.
Non possiamo viaggiare per ora, non c’è niente che mi manca di più, ma non è del tutto vero! Se vi dicessi che possiamo esplorare mondi lontanissimi e affascinanti anche stando a casa? Astronomy picture of the day è la foto del giorno selezionata dalla NASA per portarci fuori, lontano, a sognare. Il sito ha un sapore anni’80, se preferite li trovate anche su Facebook e Instagram.
Potrei andare avanti all’infinito, ma si sa, less is more!
Aiutateci ad ampliare il comfort kit con i vostri consigli, senza dimenticare di fermarvi un attimo e chiedervi cosa fare per il vostro benessere, digitale e non.