#Storie di Passione
Quante di voi hanno un sogno nel cassetto? Una passione che coltivano nel tempo libero? Vi brillano gli occhi quando parlate alle amiche del vostro Blog di Cucina, delle fotografie scattate durante il vostro ultimo viaggio o della mostra che vorreste organizzare?
Bene, se anche solo lontanamente fate parte di quella schiera di donne che hanno detto addio troppo presto ai propri sogni, sedetevi e prendetevi qualche minuto per leggere una storia interessante. Vi racconterò infatti i segreti di Gabriella de L’ero: nata biologa e ricercatrice universitaria è oggi uno dei nomi più importanti della sartoria partenopea, entrando a far parte di un mondo diverso da quello a cui era abituata, un mondo fatto di artigianato d’eccellenza, arte e mestieri di lunga tradizione.
- Seguire le proprie passioni
- Perseguirle con determinazione e impegno massimo: per ottenere un risultato importante non esistono scorciatoie!
- Essere Flessibili! Se abbiamo speso tempo, orgoglio ed energie per un lavoro destinato a portarci all’infelicità, è il momento di essere coraggiose e cambiare…
…ed è proprio questa la chiave di successo della vita di Gabriella de l’ero, la flessibilità.
Da sempre attratta dalle materie scientifiche si laurea in Biologia con una specializzazione in Micro Biologia. Continua la carriera universitaria con il Dottorato e inizia il percorso in laboratorio tra ricerca, lezioni, e pubblicazioni. Ma dopo 12 anni la cattedra tarda ad arrivare ed è allora che, dopo aver vinto un concorso per insegnare a scuola, pensa di cambiare lavoro. “Pensavo di essere indispensabile per il mio professore. Lo aiutavo con le pubblicazioni, gli gestivo il laboratorio, lo sostituivo all’università preparando le lezioni di notte. Invece quando gli ho detto che avevo la possibilità di andarmene… lui mi è apparso contento. E quello è stato il momento in cui ho capito che dovevo andar via: lui non aveva nulla in mente per me e non volevo che continuasse a scrivere un altro capitolo della mia vita”.
La passione per la moda era sempre stata lì, così come quella per il disegno, e dall’età di vent’anni frequentava il laboratorio di camicie del futuro suocero: un luogo fascinoso e familiare. Ed è da qui che prende vita l’idea di aprire una boutique in centro città, un salone dove far coincidere la scelta dei tessuti, il momento creativo e l’artigianato.
Una bella scommessa dove sono il supporto e l’incoraggiamento di suocero e marito a fare la differenza. E così Satriano Cinque apre nel 1997. All’inizio non è semplice, ma i primi sensi d’inadeguatezza scompaiono con l’impegno e con quel metodo “scientifico” da ricercatrice che la portano ad approfondire modelli, stilisti e qualità dei tessuti.
Continua con la tradizione delle camicie per creare la sua linea Uomo e Donna, il suo fiore all’occhiello fino alla collaborazione con Maurizio Marinella negli Show Room di Milano fino al Giappone. “Un uomo che per il suo garbo e per la sua disponibilità rappresenta il mio role model – spiega Gabriella – perché sa essere “semplice e se stesso, sempre”.
Lavoro di gruppo. Ecco la parola chiave che contraddistingue questa coraggiosa imprenditrice, a partire da quello con le sarte, che hanno ereditato esperienza e passione, con cui si confronta quotidianamente. Senza mai tralasciare l’accoglienza: “Quando entra un cliente voglio dare il meglio e trovare lo stile più adatto a lui”. L’aspetto personale e quello umano sono fondamentali nel suo nuovo lavoro, aspetti che Gabriella, ha scoperto, le sono per così dire “cuciti addosso” contribuendo a renderla una donna e mamma molto felice!
Francesca d’Amico