Dalle lettere scritte da Abigail Adams al marito John Adams, secondo presidente degli Stati Uniti, dove sosteneva i diritti di proprietà delle donne sposate, al primo premio Nobel per la pace di Bertha von Suttner. Passando per Margaret Thatcher, il primo ministro donna eletto nel Regno Unito, fino ad arrivare all’italiana Fabiola Gianotti prima donna a dirigere il CERN di Ginevra.
La storia delle donne è piena di pionieri nella lotta per l’uguaglianza, e mentre alcuni soffitti di cristallo sono stati frantumati altri rimangono. Le pietre miliari della storia delle donne sono tante e speriamo siano sempre di più!
Il rapporto sull’occupazione femminile curato da McKinsey e Lean In, evidenzia il permanere di una marcata sottorappresentazione femminile ai vertici della scala gerarchica.
Inoltre secondo uno studio internazionale realizzato da Ipsos Mori la condizione femminile è sicuramente migliorata rispetto a 25 anni fa ma c’è ancora molto da fare in termini di parità di genere.
Uguaglianza di genere tra donne pioniere e leggi: ecco le tappe che hanno fatto la storia
Vogliamo però ricordare le pioniere nella lotta per l’uguaglianza in un elenco di eventi significativi nel movimento globale per i diritti delle donne e le leggi che hanno fatto dei passi avanti in termini di parità di genere.
31 marzo 1776: in una lettera a suo marito, John Adams, la futura first lady Abigail Adams chiede a lui e al Congresso: ” Spero che, nel nuovo codice di leggi che immagino dovrete preparare, vi ricordiate delle signore e siate nei loro confronti più generosi e meglio disposti dei vostri predecessori. Siamo decise a fomentare una ribellione se non si presteranno alle signore cure e attenzioni particolari, e non ci sentiremo vincolate a rispettare nessuna legge in cui non ci sia data voce, o rappresentanza.”
Abigail si prodigò per tutta la vita per i diritti di proprietà delle donne sposate sostenendo la necessità di dare più opportunità alle donne, specialmente nel campo dell’educazione.
1835 Nasce in Inghilterra il movimento suffragista che chiede che il “suffragio (diritto di voto) universale” sia esteso anche alle donne.
1848 Un gruppo di donne americane, ispirandosi alla Dichiarazione d’Indipendenza del 1776, si riunì, nella Convenzione di Seneca Falls, per redigere una dichiarazione dei diritti delle donne: la Declaration of Sentiments.
1905 Bertha von Suttner la prima donna a vincere il premio Nobel per la Pace. Per l’impegno profuso a favore delle tematiche pacifiste radicali, è considerata un simbolo del desiderio di pace dell’Austria.
Un momento unico può innescare una rivoluzione, azioni collettive possono trasformare le leggi, la creatività può cambiare gli atteggiamenti e un’invenzione può alterare il corso della storia. Passo dopo passo viene promosso il movimento delle donne, anche di fronte alle avversità. Fonte: UN Women
10 marzo 1946 La prima volta delle donne al voto in Italia. In quel giorno si svolsero le prime elezioni amministrative dopo la caduta del fascismo e per la prima volta in Italia le donne andarono alle urne in 436 comuni.
1950 Viene emanata la Legge n. 860 sulla “Tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri” un deterrente contro licenziamenti nei confronti delle donne in maternità.
All’articolo 3 viene sancito il divieto di licenziamento dall’inizio della gestazione fino al compimento del primo anno di età del bambino.
L’articolo 4 vieta di adibire le donne a lavori faticosi durante la gestazione, a partire dalla presentazione del certificato di gravidanza e per tre mesi dopo il parto.
L’articolo 17 impone il diritto ad un’indennità giornaliera, pari all’ 80% della retribuzione, per tutto il periodo di assenza obbligatoria stabilita dalla presente legge
20 settembre 1973: La stella del tennis Billie Jean King vince la partita di tennis “battaglia dei sessi” contro Bobby Riggs. L’evento è stato fonte di ispirazione per le richieste di pari diritti e opportunità per le atlete.
03 maggio 1979: Margaret Thatcher è eletta Primo Ministro del Regno Unito, diventando la prima donna ad essere eletta capo di stato in Europa.
2000 La parità di genere arriva anche nell’Arma. In quest’anno entrata in vigore della legge n. 380/1999, con la quale l’Italia dà il via al servizio militare femminile.
2006 In Italia viene emanata una normativa che mira ad assicurare la rimozione degli ostacoli che impediscono la piena parità tra donne e uomini. La norma prevede che le aziende pubbliche e private che occupano oltre cento dipendenti debbano redigere un rapporto almeno ogni due anni sulla situazione del personale maschile e femminile. In caso di non ottemperanza è prevista la sospensione per un anno dei benefici contributivi eventualmente goduti dell’azienda.
4 novembre 2014 Fabiola Giannotti viene selezionata dal consiglio del CERN per la carica di direttore generale, diventando così la prima donna ad aver ricevuto tale nomina.
2014 Nasce HeForShe una campagna di solidarietà in favore dell’eguaglianza creata da UN Women. L’obiettivo è di coinvolgere ragazzi e uomini nella lotta contro la discriminazione femminile.
Le Nazioni Unite, come quinto obiettivo tra gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, dichiarano di voler “Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze”.
La parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma la condizione necessaria per un mondo prospero, sostenibile e in pace.
Garantire alle donne e alle ragazze parità di accesso all’istruzione, alle cure mediche, a un lavoro dignitoso, così come la rappresentanza nei processi decisionali, politici ed economici, promuoverà economie sostenibili, di cui potranno beneficiare le società e l’umanità intera.(Fonte: Centro Regionale di Informazione delle Nazioni Unite)
2018 L’Irlanda emana una legge che impone a istituzioni pubbliche e private, e a qualsiasi datore di lavoro con più di 25 dipendenti di assicurare pari retribuzione alle donne a pari qualifica con gli uomini.
2018 In Italia nasce Inclusione Donna, una coalizione di oltre 50 associazioni, tra cui Young Women Network, che hanno l’obiettivo di raccogliere la voce delle donne e offrire alle Istituzioni un interlocutore rappresentativo per le decisioni in materia di politiche di genere, in particolare quelle rivolte a favorire le politiche occupazionali della donne e l’aumento della rappresentanza di genere in qualsiasi ambito decisionale, sintetizzandone le priorità e monitorandone l’attuazione in termini di risultati ottenuti a fronte di azioni messe in campo.
Ma cosa possiamo fare oggi?
Queste sono solo alcune delle pietre miliari della storia delle donne e dei progressi ottenuti, i risultati ottenuti sono innegabili, ma non bisogna dimenticare che, ancora oggi nel XXI secolo, i diritti delle donne vengono violati.
Sono nel 2019 l’Arabia Saudita abolisce la segregazione femminile in ristoranti e locali pubblici.
In Somalia, le donne non hanno né voce né voto o diritti in quanto esseri umani. In molti paesi, come il Marocco, resta altissimo il tasso di analfabetismo femminile
Essere consapevoli e comprendere profondamente il valore dei diritti di cui oggi godiamo e conoscere quanto ancora c’è da fare, è il modo più potente che abbiamo per diffondere una conoscenza globale della questione di genere.
Scritto da Ilaria Scarpiello