Dopo l’ultimo evento tenuto da Young Women Network a Roma, abbiamo deciso di approfondire il tema attraverso il punto di vista di una giovane donna e lavoratrice – Silvia.
Abbiamo deciso di intervistare Silvia perché, oltre ad essere una nostra socia, è laureata in Economia e direzione delle imprese e, grazie al suo lavoro, è molto vicina a vari argomenti finanziari. Le abbiamo posto alcune domande per capire il suo punto di vista.
Qual è, secondo te, il punto chiave per una gestione ottimale delle proprie finanze?
Non c’è una risposta univoca a questa domanda. Il mio consiglio, per prendere coscienza delle nostre entrate e uscite, è in primo luogo quello di osservare, in un determinato periodo, tutto ciò che acquistiamo. Solo dopo aver preso coscienza osservando il nostro comportamento, saremo in grado di essere consapeveli e quindi di riuscire a fissarci degli obiettivi di risparmio.
Durante l’evento, abbiamo avuto degli input su come classificare e catalogare i nostri acquisti. Tu hai una classificazione chaira a cui ti attieni?
Occorre in primo luogo capire cosa significa per noi acquisti ordinari, cioè la parte delle nostre entrate che spendiamo per le spese necessarie, e acquisti straordinari, cioè la parte delle nostre entrate che destiniamo a tutto ciò che può considerarsi superfuo (attenzione con superfluo, non intendo dire meno importante, ma con superfluo intendo non beni di prima necessità).
Se andiamo a cena fuori ogni fine settimana significa che abbiamo una spesa fissa settimanale anche se il nostro cervello spesso la concepisce come una spesa “straordinaria”. Quante volte adottiamo questo mood:
“Ho avuto una settimana difficile a lavoro e quindi il week end mi merito una bella cenetta in un posto chic”.“Ho avuto una settimana difficile a lavoro, mi concederò un po’ di sano shopping”. “Ho avuto una settimana difficile a lavoro mi merito una gita fuori porta, ecc”.
Se entriamo in questo mood ogni settimana, dobbiamo acquisire la consapevolezza che, quelle del week end, non non sono più spese straordinarie ma ordinarie.
Cosa ti ha colpito di più del training offerto fa Global Thinking Foundation il 7 Maggio?
La trainer è stata brava a descrivere la situazione bancaria attuale. Si occupa di finanza da anni ma soprattutto tiene dei corsi di formazione per l’alfabetizzazione finanziaria delle donne.
Ha evidenziato divcersi concetti lasciandoci alcune pillole, utili soprattutto a ragazze che hanno poche nozioni finananziarie:
• se la nostra carta di credito ha un plafond e noi lo utilizziamo, su quel denaro, paghiamo interessi importanti;
• prima di fare un qualsiasi investimento (anche il banale acquisto di un cellulare), prendere del tempo per pensarci e valutare bene se per noi è più conveniente ad esempio comprare a rate, dilazionando il costo nel tempo, o sostenere la spesa in contanti perché abbiamo delle risorse da parte.
• non fidarsi di consulenti finanziari che compilano per noi il “Questionario per la definizione del profilo finanziario del Cliente” – il questionario va compilato personalemte in banca prima di acquistare strumenti finanziari;
• Il questionario ci tutelerà in quanto valuta la nostra conoscenza finanziaria e di conseguenza la possibilità di acquistare o meno determinati strumenti finanziari;
Perché l’alfabetizzazione finanziaria delle donne è indispensabile?
Perché saper gestire le proprie risorse finanziarie ci renderà non solo più libere ma consapevoli anche di destinare il nostro denaro a ciò che ci piace davvero: il viaggio dei nostri sogni, un master, un corso di fotografia…
Sembrerebbe che gli uomini abbiano una consapevolezza maggiore rispetto alle donne sul tema finanziario. Tu cosa ne pensi?
A volte è davvero così, altre, secondo me, è uno stereotipo. Siamo cresciute con la convinzione che la gestione delle spese e degli investimenti spettava all’uomo. Fortunatamente la situazione è cambiata e, ad ogni modo, le nostre antenate tenevano già la gestione di una piccola azienda: la famiglia.
Grazie Silvia per il tuo contributo e per aver condiviso con noi e con il network di YWN il tuo punto di vista.
Vi lasciamo due letture per approfondire, qualora lo vogliate:
O la borsa o la vita di Vicki Robin e Joe Dominguez. È del 1992, ma ne è appena uscita una nuova edizione l’anno scorso.
Che rapporto hai con i soldi?