Questa volta la mia intervista si tiene nei pressi di Sorano, Grosseto in un antico podere seicentesco. Ad accogliermi c’è Erika Mugnai un’instancabile fiorentina dai capelli corti e dallo sguardo vispo che mentre mi racconta la sua storia, mi conduce al profumatissimo orto sinergico di Sant’Egle.
Dopo gli studi in lingue ed un periodo in Asia per seguire progetti sociali, Erika partecipa ad un corso promosso dalla regione Toscana in Marketing Turistico e Strategico. Per partecipare occorre presentare un progetto imprenditoriale e per costruirlo Erika decide di ri-partire proprio da una delle sue passioni: la motocicletta. Ispirata dal testo di Pirsig “ lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta” secondo cui la strada più lenta ci porta più lontano, inventa Stradanova, un viaggio a 2 ruote alla scoperta della Toscana minore, iterando solo su strade bianche, lontane dall’asfalto. A fine corso, si aggiudica il primo premio e i fondi per avviare la startup e poco alla volta, il progetto prende piede fino a quando le scarpe diventeranno 18. Erika si occupa della gestione e dei corsi di guida sicura ed è così che conosce Alessandro, l’altro cuore della cascina, allo stesso modo appassionato di motociclette e non solo…
Cercando un agriturismo in Toscana per dei clienti di Stadanova, Erika arriva a Sant’Egle, una storica Dogana del 600 dove coloro che varcavano il confine fra lo Stato Pontificio e il Granducato di Toscana, sostavano in cerca di ristoro. Erika non aveva mai vissuto in campagna prima, ma da piccola suo nonno che abitava nel Chianti, le aveva insegnato molto, come curare l’orto, quando piantare, come preparare le marmellate . Con Alessandro decidono di intraprendere la nuova avventura ed è insieme che negli anni hanno raggiunto molte soddisfazioni: il WWF li ha premiati come miglior agriturismo d’Italia per sostenibilità e conservazione di biodiversità. Il 100% dell’energia che utilizzano infatti è rinnovabile. Sono i primi produttori certificati in Europa di spirulina, un’alga marina ricca di proteine, preziosa per atleti, vegetariani e vegani. Tutto il podere è sapientemente arredato con l’intelligente arte del riciclo di cui si vedono anche opere in giardino accanto alla bio-piscina. In foto la chioccia di 300kg ricavata dalla cinghia di un trattore agricolo.
Anche Erika ha i suoi consigli per le donne che vogliono cambiare vita e decidono di seguire una passione profonda come quella agricola:
Conservare tutto quello che si impara perché potrebbe diventare utile in futuro. Per esempio è in Asia che aveva visto per la prima volta la coltivazione della spirulina.
Essere disposte a fare qualsiasi cosa, anche i lavoretti più semplici da quando si è all’università, “solo quando si hanno gli occhi per capire cosa vuol dire fare un lavoro si possono gestire altre persone. Avere buoni collaboratori è il segreto del successo, se non avessi fatto la cameriera all’università oggi non saprei gestire bene l’agriturismo. Serve tutto e non è detto che quello che studiamo sia l’unica strada da intraprendere”.
Essere umili e gentili con i collaboratori, non sentirsi più in alto degli altri: il capo deve dare sempre il buon esempio.
Francesca D’Amico